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l concetto è semplice:
pensare alle esigenze
della sanità in modo dif-
ferente rispetto alle tradizio-
nali abitudini. “Ma questo non
significa andare verso il mo-
dello americano che conside-
ro dispendioso e classista” ri-
vela il protagonista della sfida.
Alessio Albani è l’imprendito-
re che nel panorama medico
della provincia di Savona ha
saputo portare una vera e pro-
pria ventata di innovazione.
Un’avventura nata otto anni fa
e in grado oggi di servire nu-
merosi comuni della provincia
con cento collaboratori diretti
più l’indotto senza ancora te-
ner conto dell’ultimo sviluppo
in corso all’interno dell’ospe-
dale di Albenga. Il fatturato è
pari a tredici milioni di euro.
La scommessa del manager si
chiama Omnia Medica: “Una
società che gestisce e orga-
nizza nella centralissima via
Paleocapa di Savona un po-
liambulatorio di assistenza
polispecialistica con annesso
punto prelievi, un centro di
medicina sportiva e una strut-
tura ambulatoriale di recupe-
ro e rieducazione funzionale
con palestra riabilitativa. Ma
anche un poliambulatorio de-
dicato all’attività dei profes-
sionisti di medicina genera-
le, un centro Cup e assistenza
territoriale integrata.
L’unità operativa dedicata alle
visite specialistiche si avvale
di circa quaranta sanitari le
cui competenze si estendono
su un ventaglio molto ampio
della scienzamedica. Nell’uni-
tà operativa dedicata ai medi-
ci di famiglia svolgono la loro
attività sedici dottori di me-
dicina generale” dichiara Al-
bani. E già quel dato spiega
la crescita: otto anni fa all’av-
vio dell’avventura imprendi-
toriale, i medici presenti era-
no quattro. “Eravamo partiti
con trentamila euro di capita-
le sociale, non ci aspettavamo
una simile impennata” rivela
il fondatore.
La sua ascesa non è passata
inosservata e oggi l’impren-
ditore ricopre pure la carica
di coordinatore del settore
in Confindustria Liguria. Usa
sincerità e nel motivare una
brillante carriera guarda in-
dietro: “Nasco fisioterapista,
attività che ho esercitato per
un tempo limitato come libero
professionista. La mia espe-
rienza professionale in chia-
ve manageriale in realtà è ini-
ziata alla Demont. Lì mi sono
occupato per due anni dell’a-
spetto commerciale e lavora-
re al fianco del cavaliere Aldo
Dellepiane resta una grande
palestra. Dopo un periodo
trascorso assieme a un indu-
striale del genere sei pronto
a qualsiasi sfida”. Sostiene di
aver imparato molto in quel
biennio. Emagari averne trat-
to il coraggio giusto per sca-
lare una montagna che pare-
va inaccessibile: “Deve essere
chiaro che il nostro modello
di sanità non è in antitesi con
il pubblico. Dopo le incertez-
ze inziali oggi c’è un rapporto
proficuo con tutte le Asl. Pre-
sentiamo prestazioni a minor
costo per chi gestisce la rete
regionale e per l’utente che
ne beneficia”. Alessio Albani
sostiene che tale filosofia, in
grado anche di contrastare le
fughe fuori regione, sia sta-
ta la spinta per l’investimen-
to di Albenga: lì il suo gruppo
ha messo sul tavolo un milio-
ne e 800 mila euro per strut-
turarsi e oggi vanta millecin-
quecento interventi ripartiti
nei settori protesici di ginoc-
chio e anca, ma anche artro-
scopici per spalla e ginocchio.
Tutto con collaborazioni di
affermati professionisti. “Ad
Albenga operano 51 addetti
diretti e gestiamo attraver-
so Gsl, acronimo di Gruppo
Sanitario Liguria, un vero e
proprio reparto ospedaliero,
quello di ortopedia. La sanità
pubblica mantiene su di noi
un controllo operativo com-
pleto, ma grazie alla nostra
struttura forniamo servizi a
costi contenuti e soprattutto
erogati in tempi compatibili
con le esigenze dell’utenza”.
Il giovane manager sostie-
ne che quella aperta con
Gsl - che ha recentemente
conseguito il riconoscimen-
to ministeriale come Centro
di Eccellenza - rappresenta
la strada del futuro. Albani
come De Benedetti con Kos,
colosso della sanità privata in
grado di fatturare 350 milio-
ni di euro? “Non scherziamo,
la volontà è quella di prose-
guire su questo percorso ga-
rantendo qualità e occupazio-
ne. Intendiamo privilegiare il
territorio tanto in tema di di-
pendenti assunti quanto a li-
vello di forniture. C’è spazio
ancora per limare le tariffe,
magari andando a rivede-
re con la Regione gli attua-
li tempi di pagamento delle
prestazioni. Ma questo è un
altro discorso”.
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Il caso di “Omnia Medica”, un poliambulatorio che a Savona fattura 13 milioni
Terapia di gruppo
nella nuova sanità
Accoglienza, professionalita’, prestazio-
ni di qualita’ a costi accessibilI: sono gli
ingredienti che hanno consentito di crea-
re un nuovo modello di sanita’, a gestione
privata, con controllo pubblico