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SAVONA IMPRESA
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T
irreno Power è oggi
costretta a far fron-
te a sei ricorsi, no-
nostante le prescrizioni
dell’AIA siano puntualmen-
te rispettate. “Non abbiamo
quindi certezze per quanto
riguarda i tempi di realizza-
zione degli interventi previ-
sti dal nostro progetto nella
centrale di Vado - Quiliano.
Nel frattempo siamo stati
obbligati a profondere un
grande impegno economi-
co con la prospettiva di ave-
re, a conclusione delle ope-
re programmate, la centrale
termoelettrica a carbone
più avanzata d’Europa sot-
to il profilo ambientale: ol-
tre alla copertura del par-
co carbone, con l’inizio dei
lavori previsto all’inizio del
prossimo anno, potremmo
ottenere una riduzione del-
le emissioni del 70%”.
Parole pronunciate dall’in-
gegner Giovanni Gosio, am-
ministratore delegato di
Tirreno Power, lunedì 25
marzo, nella sala consilia-
re del municipo vadese, da-
vanti ai sindaci ed ai capi-
gruppo di Vado Ligure e
Quiliano. Ma con quei ricor-
si in piedi, il rischio è di per-
dere altro tempo e di ren-
dere economicamente non
sostenibile l’operazione.
A preoccupare Tirreno
Power è l’ulteriore ricor-
so presentato dai Comuni
di Vado Ligure e Quiliano
contro l’Autorizzazione In-
tegrata Ambientale. Questa
scelta – riconfermata dai
sindaci Attilio Caviglia e Al-
berto Ferrando nel corso
dell’incontro con l’ing. Go-
sio - allungherà ulterior-
mente i tempi, già dilatati
dai ricorsi presentati.
Il progetto avviato nel
2007, giunto dopo 5 anni
di istruttoria a conclusio-
ne nel 2012, ha dovuto re-
gistrare un primo ricorso 12
mesi fa, che è ancora in at-
tesa di una prima udienza.
Un ulteriore ricorso ammi-
nistrativo, questa volta con-
tro l’AIA, ovvero contro un
provvedimento molto seve-
ro che impone rilevantissi-
mi miglioramenti ambien-
tali degli impianti esistenti
con oneri per la società di
ben 700 milioni di euro, ri-
schia – sottolinea l’azienda
- di creare le precondizio-
ni perché il progetto e le ri-
sorse necessarie (che com-
prensive dell’investimento
per la nuova unità a carbone
da 460 megawatt salgono a
1,2 miliardi di euro) siano
destinate altrove.
Nello specifico, in meri-
to all’AIA, Tirreno Power
ha sottolineato che l’Auto-
rizzazione Integrata Am-
bientale, come tutti i testi
di legge, deve essere let-
ta integralmente e inter-
pretata in modo coerente
e sistematico senza lettu-
re o estrapolazioni parziali
che portano inevitabilmen-
te a interpretazioni errate.
In particolare, il provvedi-
mento prescrittivo impone,
tra gli altri, il rifacimento in-
tegrale delle unità a carbo-
ne esistenti, la copertura
del parco carbone, l’abban-
dono completo dell’utiliz-
zo dell’olio combustibile e
conseguente demolizione
dei serbatoi.
Significa che Tirreno Po-
wer per sottostare a queste
prescrizioni dovrà pianifi-
care investimenti “ambien-
tali” per circa 700 milioni
di euro. Per la realizzazio-
ne di tali interventi ambien-
tali ogni unità a carbone
esistente dovrà arresta-
re completamente l’eserci-
zio per almeno tre anni ed
essere integralmente rifat-
ta. A valle del rifacimento
prescritto dall’AIA, le unità
a carbone raggiungeranno
prestazioni ambientali di 80
milligrammi al metro cubo
per l’anidride solforosa, 85
mg/mc per gli ossidi d’azoto
e 10 mg/Nmc per le polveri,
quantità che sono inferiori
al 50% dei valori limite oggi
previsti dalle migliori tec-
nologie disponibili.
In aggiunta a tutto questo,
che costituisce un interven-
to prescrittivo totale e radi-
cale che mai nessuna AIA in
precedenza aveva imposto,
occorre evidenziare come
da subito – precisa l’azien-
da -, anche nella fase tran-
sitoria, sia prescritto che le
stesse unità rispettino un
limite di emissioni per ani-
dride solforosa e ossidi d’a-
zoto che di fatto obbliga le
unità a rispettare la soglia
di 200 mg/mc, che è quan-
to possibile ottenere appli-
cando le migliori tecnologie
attualmente a disposizione.
Tirreno Power ha sottoli-
neato infine che in merito
all’olio combustibile “nul-
la è stato concesso dall’AIA
rispetto al passato, anzi la
nuova autorizzazione pre-
vede l’eliminazione totale
dell’impiego dell’olio com-
bustibile dal sito produtti-
vo, da attuarsi entro la vi-
genza temporale dell’AIA
stessa”.
L’azienda incontra sindaci e capigruppo di Vado e Quiliano: “Fattore tempo decisivo”
Il rischio “ricorsi”
per Tirreno Power
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