Pagina 5 - Savona&Impresa

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urante l’ulti-
moanno in Ita-
lia sono state ven-
dute 550 mila tonnellate di
banane e 140 mila tonnellate
di ananas. L’obiettivo è quello
di conquistare una fetta com-
presa tra il 10 e il 20% del
mercato nazionale e pure di
quellospagnolo. Lodiconocon
estrema chiarezza Antonio
e Raffaella Orsero, protago-
nisti dellanuova sfidadell’or-
tofrutta internazionale: ilmar-
chio “Fratelli Orsero”.
Numeri -Già, un’avventura che
porta il nome di famiglia. “Ci
mettiamo la firma, appunto”
affermano da Albenga i fratel-
li Orsero, Antonio, il presiden-
teeRaffaella, l’amministratore
delegato alla guida del colos-
so Gf Group citando lo slogan
della campagna pubblicitaria.
Un investimento forteperpro-
seguire l’opera di famiglia lar-
gamente incrementatadal fiu-
to imprenditoriale del padre
Raffaellonel corsodegli ultimi
decenni. Oggi al timone c’è la
nuova generazione. Tremila-
trecento dipendenti, novemi-
lacinquecento ettari di terreni
coltivati a frutta in Costarica e
Colombia, quattro navi frigo-
rifero di proprietà e un fattu-
rato 2011 pari a 965 milioni
forniscono ladimensionedella
multinazionale. La stessa che
ora ha cambiato marcia.
Perché - Non più soltanto im-
portazione e distribuzione di
banane e ananas per il gigan-
te Del Monte come avvenuto
per un lunghissimo tempo (30
anni), ma una sfida in autono-
mia contro la grande concor-
renza. Il nuovo marchio che
raffigura il furgoncino nero
grazie al quale nonno Orsero
portava nottetempo le pesche
di Pietra Ligure ai mercati ge-
nerali diMilanoha cominciato
a rombare: “Una scelta mira-
ta per rompere il monopolio.
Lo facciamo iniziando con ba-
nane e ananas, frutti presenti
sul mercato in ogni stagione
senza interruzioni, ma preve-
diamo di estendere presto la
nostra sfida ad altri prodotti.
Al momento guardiamo con
determinazione all’Italia e alla
Spagna senza tralasciare Por-
togallo, Grecia e Francia dove
Gf è già presente da tempo”
spiega Raffaella Orsero.
Segreti - Fratelli Orsero come
brand e marchio di famiglia.
Lì, la storia di una vita: “Ci de-
finiamoappassionati del lavo-
ro, accurati nella produzione
e nel trasporto, italiani nel co-
struire le relazioni”. Elemen-
to centrale per l’avventura
scattata nelle prime settima-
ne dell’anno, la grande cono-
scenza delmercato. Inoltre c’è
il controllo di una rete capilla-
re della distribuzione con un
unico obiettivo, la qualità: “Un
processo che parte già dalla
maturazione del frutto capace
di fare la differenza per quan-
to riguarda il sapore delle ba-
nane” spiega Antonio Orsero.
Il nuovomarchio “Fratelli Or-
sero” potrebbe anche incon-
trare la grande distribuzione?
“Un passo alla volta” è la con-
segna, che non esclude nulla
ma nulla lascia al caso.
Comunicazione – L’impegno
della primavera è stato quel-
lo riguardante il lancio del
marchio: una convinzione
decisa per imporre al merca-
to un qualcosa di sconosciu-
to fino a qualche settimana
prima. Budget investito tra
i tre milioni e mezzo e i cin-
que milioni di euro tra Italia
e Spagna in grado di traguar-
dare fino al prossimo dicem-
bre. Una presenza massiccia
su carta stampata, web, tele-
visioni e cartellonistica a
livellonaziona-
le. Tutto unito
al debutto del
nuovo sito in-
ternet: www.
fratelliorse-
ro.it. Uno stru-
mento in grado
di fornire svariate
informazioni sulle
caratteristiche nu-
trizionali e sulle
modalità di conser-
vazione di ananas
e banane. Al tempo
stesso, curiosità e ri-
cette innovative.
Certificazione - La fi-
losofia resta chia-
ra ad Albenga:
“La decisione
di lasciare Del
Monte è stata
sofferta. Tutta-
via abbiamo ca-
pito che questo
era il momen-
to più giusto
per mettere
la firma sui
prodotti che
distribuiamo
ormai da de-
cenni. Spesso
il mercato se-
gue la legge del
prezzo più bas-
so dimenticando
qualità e salubrità della frut-
ta. Fratelli Orsero rappresen-
ta la certificazione del nostro
impegnoper unamassima ga-
ranzia assicurata direttamen-
te dal nostro nome”.
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“Fratelli Orsero”: un nuovo marchio per un’altra grande sfida
“Sulla nostra frutta
ci mettiamo la firma”
Antonio Orsero, presidente di GF Group: una storia che parte da lontano