V
ernazza Autogru Srl, so-
cietà leader nel settore
del sollevamento, ha ac-
quisito da Tirreno Power oltre
30 ettari di aree della centrale
termoelettrica di Vado Ligure,
non più utilizzate per l’attività
industriale dopo il sequestro e
la chiusura dei due gruppi da
320 megawatt alimentati a car-
bone. L’accordo, che consente
di avviare il recupero produtti-
vo di gran parte delle aree non
più funzionali alla “mission” di
Tirreno Power (nel sito vadese
resta in produzione un gruppo
termoelettricoda760Mwame-
tano), è stato firmato nella sala
convegnidellacentraledaldiret-
tore generale di Tirreno Power
Spa, Fabrizio Allegra, e dall’am-
ministratoredelegatodiVernaz-
za Autogru Srl, Diego Vernazza.
Alla firmahannoassistito, tragli
altri, il presidente della Regione
Liguria Giovanni Toti, il presi-
dente della Provincia di Savona
e sindaco di Vado Ligure, Moni-
caGiuliano,ilsindacodiQuiliano
Alberto Ferrando, il prefetto di
SavonaAntonioCananà.Manon
solo loro. La protagonista asso-
luta di una giornata che ha se-
gnatoildefinitivosaltodiqualità
per una ditta nata agli inizi degli
anni 50 è stata Luigina Patrone,
cavalieredellavoroinsignitadal
presidente Giorgio Napolitano
nel 2007, vedovadi ErmeteVer-
nazza. Insieme, avevano aperto
un’officina di autoriparazioni a
Varazze, tra il cimiteroe il porto,
trasformandounavecchiaBalil-
la inmezzodi soccorsostradale,
conl’aggiuntadiunbracciomec-
canico. Dal
1981, anno
della morte
del marito,
è presidente
dellasocietà,
che nel frat-
tempo è cre-
sciuta sino a
contare 150
dipenden-
ti e una flot-
ta di mezzi
su gomma
che supera
le 200 unità.
LuiginaPatroneera insalaecon
lei i figli:DomenicoeClaudio, ol-
tre a Diego. A svolta.net, portale
dell’Unione Industriali di Savo-
na, ha raccontato sette decenni
in prima fila: “Non credevo sa-
remmoarrivatifinqui,maquan-
do abbiamo iniziato avevamo
tante speranze.
Ilmomentopiùdifficile?Leope-
razioni per il recuperodel treno
sui binari di Andora. E, comun-
que, i giorni successivi al crol-
lo del Ponte Morandi non sono
stati facili. Segreti?Unpassoalla
volta, nessunvolopindarico, sa-
lute e voglia di lavorare. Ovvia-
mente, servono sacrifici e biso-
gna risparmiare”.
NelsuointerventoDiegoVernaz-
za ha annunciato che da subito,
a Vado Ligure, ci sarà un impat-
to positivo sull’occupazione per
gli interventi di ristrutturazio-
ne e di adattamento che saran-
no realizzati, conunprimo lotto,
in circa 18 mesi. Nei prossimi 5
anni, l’azienda ha in previsione
l’assunzione di altre 50 persone
generando inoltre un indotto di
almeno 160unità lavorative. Un
altro aspetto importante sarà
quello della formazione: non
esiste in Italia una scuola per di-
ventare operatori di mezzi per
il sollevamento pesante e nella
nuova “cittadella delle gru” sa-
ranno formati 200 gruisti ogni
anno. Un primo bando forma-
tivo per i giovani è già stato an-
nunciato.
Con la firma dell’accordo, Ver-
nazza ha anche assunto gli ul-
timi due lavoratori in esubero
della centrale che non avevano
ancora trovato una ricolloca-
zione. “L’impegno – ha sottoli-
neato Fabrizio Allegra, diretto-
re generale di Tirreno Power
- era quello di ricreare posti di
lavoro dalle ceneri del carbone
e trovare una soluzione per tut-
ti i lavoratori colpiti dal seque-
stro. Inquesti dueanni abbiamo
valutato l’interesse dimostrato
per le nostre aree da parte di ol-
tre 50 aziende italiane ed estere
indiversi settori industriali. Alla
fine, abbiamo scelto il progetto
di Vernazza, un’azienda solida e
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SAVONA
La flotta di Ve
Scelta strategica di crescita per la s
Acquisiti 30 ettari di