L
’allarme per il futuro
può risiedere anche in
pochi numeri, ad esem-
pio, quelli forniti daLuigi Serra.
All’interno di un’analisi intito-
lata “L’ecosistema per l’inno-
vazione e le sue variabili: oltre
il sogno, l’idea e il progetto”, il
vicepresidente esecutivo del-
la Luiss ha elencato alcune ci-
fre: “Quanto investe l’Italia in
ricerca e sviluppo? Meno di
qualsiasi paese del G7 con un
dato del 1,29%della sua spesa
e una tendenza in decremen-
to del 4% rispetto al 2015.
L’Europa indica l’obiettivo del
3% entro il 2020”. Riflessioni,
spunti e considerazioni legate
all’assemblea degli industria-
li savonesi. Un contesto in cui
è stato inevitabile tornare sul-
la tragedia del 14 agosto. Da
Oscar Giannino, una richiesta
di valutazione rivolta almondo
delle imprese è stata posta di-
rettamente al presidente della
Camera di CommerciodelleRi-
viere di Liguria.
La risposta di Luciano Pasqua-
le è statadiretta: “Tutt’oggi non
c’è ancora piena consapevolez-
za che la caduta di quel ponte
siaunproblemadell’interonor-
dovest e non soltanto di Geno-
va. La regione è diventata im-
provvisamente più lunga di
110 chilometri con costi sup-
pletivi. Ci scontriamo con tem-
pi di decisioni troppo lunghi e
idee poche chiare. Purtroppo,
corrisponde a realtà il fatto che
molte aziende stianopensando
a cambiare luoghi di approvvi-
gionamento o addirittura sede
d’attività. Tutto, in un panora-
ma che evidenzia, talvolta, in-
credibili paradossi. Un esem-
pio, l’Autofiori ha presentato
due anni emezzo fa al Ministe-
ro un piano di investimenti da
120milioni di europer la tratta
Savona – Ventimiglia. Di quel-
la cifra, la metà è destinata alla
messa a norma europea delle
gallerie. Dopo30mesi, non esi-
ste alcuna risposta o autorizza-
zione”.
Secondo Carlo Robiglio, pre-
sidente Piccola Industria di
Confindustria, il vero proble-
ma della classe politica sta
nella mancanza di visione e
conoscenza. Quandoqueste ca-
ratteristiche, sempre più rare,
fossero comunque presenti si
impatta con un’incapacità di
investimento che sta scavando
il fondo del barile. La sintesi di
chi rappresenta le piccole real-
tà italiane: “Può piacere oppu-
reno,ma lanostraassociazione
oggi ingloba centosessantamila
iscritti e garantisce occupazio-
ne per cinque milioni e mezzo
di lavoratori. Il 97,3% di que-
sta fetta è rappresentatodami-
cro realtà. Se chi deve segnare
la strada del futuro non com-
prende le necessità di colore
che operano in una simile di-
mensione, allora, sarà difficile
ottenere risultati concreti”. Ar-
gomenti rimarcati nuovamente
dallo stesso presidente Enrico
Bertossi, sollecitato dal mode-
ratoreOscarGiannino: “La stra-
da passa necessariamente per
un sistema formativo più effi-
cace. Occorreunamaggiore au-
tonomia delle singole scuole
nella definizione del percorso
di istruzione, nel reclutamen-
to del personale e nell’utilizzo
delle risorse finanziarie. An-
che l’Università deve avere an-
cora più grande autonomia dal
lato delle risorse per attirare i
migliori docenti e gli studenti
più motivati incrementando il
dialogo con l’industria per as-
sicurare un’offerta in linea con
la domanda. Il nostro territo-
rio? Chi decide di investire qui
può contare su un ambiente
che garantisce, oltre alla vici-
nanza con il sistema portuale,
un ecosistema complessivo di
qualità eccellente, una spiccata
cultura industriale e di rispetto
per l’ambiente eunadisponibi-
lità di capitale umano formato
all’altezza. Al nettodelle critici-
tà conosciuteegiàespresse che
nessuno nega”.
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In alto Luigi Serra e i partecipanti alla tavola rotonda
nella Sala della Sibilla; sopra, Luciano Pasquale e Oscar Giannino
Industriali in Assemblea
Lo stop alle grandi opere
Quando i numerini
pesano come pietre