SavonaImpresa - page 13

A
nche senza contare
sull’impegno a risar-
cire i danni provocati
dagli eventi di fine ottobre, gli
scali di Savona e di Vado Ligu-
re, grazie al “decreto Genova”,
potrebbero contare su risor-
se per finanziare un program-
ma straordinario di interventi
urgenti per la ripresa e lo svi-
luppo dei porti che sono com-
presi nell’Autorità di Sistema
Portuale del Mar Ligure Oc-
cidentale. Un riconoscimen-
to delle penalizzazioni subi-
te in seguito al crollo di Ponte
Morandi anche dalle attività
commerciali e dai servizi por-
tuali svolti a ponente di Voltri.
Fondamentale, a sostegno del-
le rivendicazioni della Liguria
occidentale, è stato il gioco di
squadra messo in campo dal
mondo economico savonese
per rimarcare i problemi cau-
sati dall’interruzione trauma-
tica dei collegamenti con Ge-
nova e il Levante.
Il decreto prevede a favore
dell’Autorità di Sistema Por-
tuale un incremento della
quota di riparto del Fondo isti-
tuito nel 2014 per finanziare
gli interventi di adeguamen-
to dei porti, che è alimentato
ogni anno dall’1% del gettito
Iva generato dalle merci sbar-
cate negli scali italiani. Per gli
anni 2018 e 2019 la quota Iva
che potrà essere trattenuta
dall’Authority Genova Savo-
na salirà al 3%, ma nel limite
dei 30 milioni di euro annui. I
conti sono semplici. Il 3% del
gettito Iva dei porti che fanno
parte dell’Autorità di Sistema
vale circa 95 milioni di euro,
di cui 25 generati dall’attivi-
tà delle banchine di Savona e
Vado Ligure. Fissata l’asticella
massima a 30 milioni e man-
tenendo le proporzioni tra le
tasse incassate a Genova-Vol-
tri e quelle a Savona-Vado, la
somma a disposizione degli
investimenti nel Savonese sa-
rebbe di circa 8 milioni annui
(quasi 16 nel biennio di vigen-
za del provvedimento). Inol-
tre, per il solo 2018, è previsto
un contributo all’Authority,
sempre con le stesse finalità,
di 4,2 milioni di euro.
Gli investimenti indispensabi-
li per garantire la funzionalità
degli scali e le opere priorita-
rie da mettere in cantiere non
mancano, anzi, a cominciare
dall’adeguamento del raccor-
do stradale (Aurelia bis) tra
Capo Vado e il casello A10 di
Savona, in attesa che Autofiori
eministero delle Infrastruttu-
re e Trasporti trovino un ac-
cordo sulla realizzazione del
nuovo casello di Bossarino,
alle spalle della piattaforma
di Apm Terminals.
Piattaforma che nel frattem-
po è arrivata ad uno stato di
avanzamento misurato nel
75%, con la prospettiva di
completare i lavori entro il
prossimo anno. Dal porto di
Shanghai è arrivata la prima
colossale gru di banchina de-
stinata alla piattaforma con-
tenitori. La gru, tecnicamen-
te una STS (“ship to shore”, da
nave a banchina), è stata tra-
sportata a bordo di una nave
dedicata a carichi speciali di
proprietà della ZPMC, la socie-
tà Zhenhua Heavy Industries
Co. Ltd (Zpmc) di Shanghai.
Insieme alla prima STS sono
state trasportate anche altre
4 gru di piazzale, tipo ARMG
(Automated Rail Mounted
Gantry Cranes) che si uniran-
no alle 6 già arrivate al termi-
nal in costruzione nello scorso
maggio. Si sta così completan-
do la dotazione impiantistica
del futuro terminal.
Le “ship to shore”, nella con-
figurazione definitiva della
piattaforma, saranno cinque
e verranno installate a bordo
banchina per prelevare i con-
tainer dalle navi attraccate e
depositarli sotto la nave. Le
Armg, invece, sono macchi-
ne a ponte da piazzale auto-
matizzate (prive di operato-
re, saranno gestite in remoto
da una sala controllo) che, una
volta installate sui binari che
percorrono la struttura per
tutta la sua lunghezza, smiste-
ranno i container sui vari piaz-
zali. Già al completo, invece, la
flotta di 19 straddle carriers,
ossia le macchine più piccole
da piazzale, di fabbricazione
finlandese, dotate di motori
ibridi ad alimentazione mista
elettrica e diesel.
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In alto l’arrivo al nuovo
terminal della nave
che ha trasportato
da Shanghai la prima
delle grandi gru
da banchina;
a centro pagina una veduta
aerea degli assetti portuali
e retroportuali
in via di definizione
Ma i lavori non si fermano
La piattaforma contenitori realizzata al 75%. Logistica da completare
Sbarca a Vado la prima colossale gru da banchina
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