ti, più stringenti di quelle fissa-
te da altre regioni, dove sono
presenti altri distretti vetrari.
Peraltro sono certamente po-
sitivi altri provvedimenti nor-
mativi come il ‘growth act’, il
programma per la crescita che
la Regione Liguria hamesso in
campo, con alcune misure at-
tuative di sicuro interesse”.
Sulla questione portuale, l’or-
goglio per i risultati di uno sca-
lo in costante espansione negli
ultimi vent’anni, che ha saputo
cogliere le occasioni ogni qual
volta si sono presentate. La
certificazione di una comuni-
tà portuale coesa che sta inve-
stendo e ha saputo sostituire
traffici in calo con nuove mer-
c e o -
logie. Ma al tempo stesso, le
perplessità verso la nuova
unificazione: “Una riforma –
ha ribadito Elio Guglielmelli
- è accettabile se mantiene e
migliora le capacità del por-
to e del suo territorio. Se l’e-
conomia locale ne ha dei van-
taggi è un bene. Altrimenti è
una semplice annessione vol-
ta a risolvere problemi di al-
tri. Noi lavoriamo per costru-
ire e condividere insieme un
progetto di integrazione rea-
le e proficua tra Savona e Ge-
nova, in grado di permettere
alla nuova Autorità di Siste-
ma di sviluppare le capacità di
entrambi i porti e non di ren-
derne uno satellite delle scelte
dell’altro”.
“Rivedere la tassa di soggior-
no perché pericolosa per il
comparto turistico e gover-
nare con molta attenzione il
processo di unificazione por-
tuale tra la Torretta e la Lan-
terna” è stata la sintesi delle
richieste che il presidente Pa-
squale, a nome della comunità
economica savonese, ha rivol-
to al presidente della Regione
Liguria. Dal governatore Gio-
vanni Toti l’assicurazione che
l’amministrazione regionale
terrà conto delle richieste e ri-
lancerà l’impegno preso con
imprese e cittadini attraverso
un patto pubblico: “Lavoria-
mo assieme alla creazione di
un nuovo modello che segni
lo sviluppo della Liguria non
più caratterizzata da
un po’ di tutto a casac-
cio senza infrastruttu-
re. A noi spetta trovare soldi
soprattutto per formazione, ri-
cerca e appunto infrastruttu-
re. Invece, le imprese devono
tornare a crederci costruendo
professionalità”.
Se la vicepresidente di Con-
findustria Antonella Mansi si
è complimentata con gli im-
prenditori savonesi per l’ef-
ficacia di strumenti messi in
campo a Savona come “Fab-
briche Aperte”, un modello
che vede i giovani di secon-
da media scoprire il mondo
del lavoro attraverso visite
didattiche nelle aziende del-
la provincia, la conclusione e
la sintesi dell’incontro sono
state affidate al presidente
Vincenzo Boccia. Dopo aver
rimarcato la tenace deter-
minazione degli imprendi-
tori testimoniata dai video
su alcune “best practices” di
aziende innovative della pro-
vincia proiettati nel corso
dell’assemblea, il leader de-
gli Industriali italiani non ha
usato giri di parole: “Confin-
dustria si assume l’impegno
di svolgere un grande ruolo
intermedio tra le imprese e
lo Stato di cui siamo solo or-
gogliosi e nessuno mai ci rot-
tamerà perché, fin quando il
Paese avrà questi deficit di
competitività, ci sarà biso-
gno di Confindustria. Quando
non l’avrà più, si potrà anche
pensare ad altro, ma il tempo
è ancora lungo e mi dispiace
che non avverrà certo duran-
te la mia presidenza”.
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IMPRESA