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alla Val Bormida
giunge un dramma-
tico appello. È quello
di aziende che provano a rial-
zarsi nel post alluvione che ha
colpito l’entroterra savonese a
fine novembre. C’è chi ha avu-
to pesanti allagamenti come
l’azienda Ferrecchi costretta
a spazzare acqua per giorni e
chi teme drammatiche riper-
cussioni nei mesi successivi. Il
rischio di isolamento causato
dai danni sulle strade coinvol-
ge l’Alta Valle. Tra gli impren-
ditori più preoccupati spicca il
caseificio Frascheri, con sede
a Bardineto e oltre 50 dipen-
denti dislocati in più sedi tra
Savonese, Imperiese e Basso
Piemonte. Lungo tutte le prin-
cipali strade si sono registrati
crolli e frane che, con l’immi-
nenza della stagione inver-
nale e l’arrivo delle nevicate,
potrebbero compromettere in
maniera definitiva le possibili-
tà di comunicazione di queste
zonemettendo in ginocchio le
attività economiche dell’en-
troterra savonese.
La sintesi di Fiorenzo Frasche-
ri: “L’approvvigionamento di
materie prime e la commer-
cializzazione dei prodotti fi-
niti realizzato quotidiana-
mente con mezzi pesanti sta
subendo limitazioni e serie
difficoltà, con allungamento
delle tratte di percorrenza e
dei costi di trasporto. La stra-
da provinciale 60 che da Bar-
dineto porta alla frazione Car-
pe di Toirano e che consente il
più rapido collegamento con
la riviera è stata interessata
all’altezza delle cave di Comito
da una frana che ha provocato
l’interdizione totale ai mezzi
pesanti. Gli automezzi di Fra-
scheri che ogni giorno faceva-
no spola dallo stabilimento di
Bardineto ai centri distributivi
di Borghetto e di Imperia per
trasportare latte e panna per
la Riviera, sono ora costretti a
percorrere la provinciale 51
perMillesimo e raggiungere in
autostrada le loro destinazio-
ni. L’allungamento del tragitto
e i costi aggiuntivi di traspor-
to e per il personale, sul lungo
periodo provocheranno un in-
gente danno, neanche quanti-
ficabile, perché nessuno ha in-
formazioni certe circa i tempi
e i modi di intervento per la
riapertura della strada provin-
ciale. Ma anche sulla direttrice
di Millesimo ci sono problemi.
Una frana in località Mereta,
solo parzialmente rimossa,
ostruisce lametà della carreg-
giata. Il versante saràmesso in
sicurezza ma non sembra che
il terreno franato sarà rimos-
so e questo, in caso di nuove
piogge o nevicate, potrebbe
bloccare la circolazione tra
i due comuni. Tra le località
di Riofreddo ed Isolagrande,
a Murialdo, lo smottamento
potrebbe facilmente ampliar-
si in caso di ulteriori precipi-
tazioni”.
A questi si devono aggiunge-
re i problemi strutturali della
provinciale 459 del Melogno
che non è percorribile, tra Ca-
lizzano e Finale Ligure, dai
mezzi pesanti a causa dell’al-
tezza limitata del tunnel sotto
i forti del Melogno (nella foto),
mentre la strada provinciale
52 che collega Bardineto a Ca-
stelvecchio di Rocca Barbena
e Zuccarello in alcuni punti è
talmente stretta ed impegna-
tiva che non può essere presa
in considerazione come vali-
da alternativa. Infine la stra-
da statale 28 del Colle di Nava,
raggiungibile attraverso il Col-
le dei Giovetti, è chiusa perché
interessata da più frane che la
rendono inaccessibile. La so-
stanza di Fiorenzo Frascheri:
“Solo la regia unica di un com-
missario che si faccia concre-
tamente interprete delle esi-
genze del territorio potrebbe
forse scongiurare l’isolamento
e la morte per asfissia dell’en-
troterra”.
SAVONA IMPRESA
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“Savona e la Liguria? Non sono
differenti dall’Italia. Devono
smetterla di lagnarsi, si rim-
bocchino le maniche e siano
più ottimisti per il futuro”. L’ha
affermato Maarten Van Aalde-
ren, giornalista olandese resi-
dente in Italia dal 1990 e per
quattro volte presidente della
stampa estera a Roma, inna-
moratodell’Italia tantodadeci-
dere di elogiare i pregi italiani
inun libro, mamoltiplicando le
voci: “A 25 corrispondenti del-
la stampa estera, provenienti
dai cinque continenti, ho chie-
sto che raccontassero leunicità
positive del Paese Italia”.
Ospite della rassegna “Svolta
Incontra” promossa dal por-
tale svolta.net dell’Unione In-
dustriali in collaborazione con
il Comune di Savona, l’autore
è tornato sulle tesi del suo ul-
timo libro: “Il bello dell’Italia”
pubblicato da Albeggi Edizio-
ni. Davanti a decine di impren-
ditori e agli studenti di scien-
ze della comunicazione del
Campus universitario di Le-
gino, Maarten Van Aalderen
ha sferzato chi fa impresa nel
ponente ligure. Infatti, spie-
gando la copertina del volu-
me in cui campeggia l’imma-
gine dell’Icaro caduto di Igor
Mitoraj, il giornalista ha pre-
cisato: “La scelta di questa ico-
na? Per evitare di sembrare in-
genuo. So che l’Italia ha tanti
problemi, in primis la mafia
e la corruzione, ma ha anche
tante eccellenze spesso sotto-
valutate. Da quelle deve ripar-
tire” ha aggiunto il giornalista,
corrispondente del quotidiano
olandese “De Telegraaf”.
Van Aalderen ha cercato di
fare emergere le buone no-
tizie in un momento in cui
l’autolesionismo pare talvol-
ta dilagante. La tesi: “Il gior-
nalismo spesso si concentra
solo sulle critiche e sulle cat-
tive notizie, mentre l’Italia di
oggi ha bisogno di speranza
e di vitalità. Lagnarsi è facile,
ma in questo momento di cri-
si economica è necessario ca-
pire cosa fare per migliorare,
risorgere, rialzarsi”.
Problemi logistici per le aziende dopo l’alluvione
“Per capire il bello
dell’Italia
bisogna volare alto”
L’Alta Val Bormida
è a rischio isolamento