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SAVONA
T
urismo, portualità,
nuove generazioni
come cardini dell’in-
dustria savonese che non
perde di vista l’importanza
ed efficacia della manifattu-
ra. Sono stati questi gli argo-
menti su cui si è focalizzata la
tavola rotonda che, sul palco
dell’assemblea dell’Unione In-
dustriali di Savona, ha visto la
partecipazione della vice pre-
sidente di Confindustria, An-
tonella Mansi, del governato-
re della Liguria, Giovanni Toti,
del presidente della Camera di
Commercio Riviere di Liguria
(Savona, Imperia, La Spezia),
Luciano Pasquale e del presi-
dente degli imprenditori savo-
nesi Elio Guglielmelli.
Dibattito che ha fatto seguito
alla diagnosi, con molte om-
bre, della situazione economi-
ca tracciata dal direttore del
Centro Studi di Confindustria,
Luca Paolazzi. Una ripresa an-
cora non convincente dell’e-
conomia italiana e una netta
difficoltà ad attingere credi-
to dalle banche da parte del-
le aziende sono stati i cardini
della relazione di Luca Paolaz-
zi che ha lasciato senza rispo-
sta molti punti interrogativi
sull’immediato futuro del si-
stema Paese. Tra gli indicato-
ri maggiormente “sensibili” e
determinanti, un’occupazio-
ne che nonostante i progres-
si compiuti resta ancora trop-
po bassa:
“Le persone con un lavoro
sono aumentate di 770 mila
unità dal punto di minimo
dell’estate 2013, con un’acce-
lerazione e un miglioramento
qualitativo grazie a Jobs Act e
incentivi. Quasi l’80% dei 426
mila posti creati da fine 2014
a oggi sono con contratti a
tempo indeterminato. Il tas-
so di occupazione è tornato
ai livelli di metà 2009. E’ sa-
lita la quota del part-time in-
volontario”. Poi la questione
della lenta crescita italiana di
antica data e accentuata con
la crisi: “Tra 2000 e 2015 il
Pil italiano è sceso dello 0,1%,
quelli tedesco e francese sono
aumentati del 18% e lo spa-
gnolo del 24%. La crescita del
Pil potenziale italiano era già
molto bassa prima della crisi.
La doppia recessione l’ha ulte-
riormente e notevolmente in-
taccata. La sua dinamica è così
passata dall’1,2% allo 0,7%”
ha ribadito Luca Paolazzi.
Nell’indagine Doing Business
della Banca Mondiale, su 189
paesi, l’Italia è al posto nume-
ro 137 per gli adempimenti fi-
scali, al 111 per esigibilità de-
gli obblighi contrattuali, al 97
per accesso al credito, all’86
per autorizzazioni e permes-
si”. Infine, la chiusura che il di-
rettore ha firmato come sem-
pre regalando una riflessione
grazie alla citazione di Dani
Rodrik: “Democrazia, sovra-
nità nazionale e integrazione
economica globale sono tra
loro incompatibili: si possono
combinare due delle tre, ma
mai averle tutte e tre simulta-
neamente e pienamente”.
Poi i grandi temi locali e l’af-
fondo di Luciano Pasquale:
“Aver definito turistici tutti i
comuni della Liguria, senza
tener conto che tale defini-
zione dava spazio a un’ap-
plicazione indiscriminata
della tassa di soggior-
no, senza aver costru-
ito prima un progetto
condiviso di utilizzo
del gettito, e, questo
è ancora più grave,
senza aver consulta-
to preventivamen-
te le associazioni
di categoria, è
un appun-
to che, per
conto dei
nostri im-
prenditori
del turismo,
dobbiamo
fare ai rap-
presentanti
della Regio-
ne Liguria
ai quali, pe-
raltro, dob-
biamo rico-
noscere in
molti altri
ambiti un
lavoro im-
portante ed efficace in questo
primo anno di governo”.
“I nostri sindaci – ha aggiun-
to Pasquale, storico direttore
dell’Unione Industriali di Sa-
vona – devono tenere conto
che l’introduzione o l’au-
mento di qualsiasi
tassa locale sulle
attività produt-
tive è, in que-
sto momento,
un pessimo se-
gnale, oltre che
la scelta
sbagliata. Per questo abbia-
mo bisogno di una burocra-
zia che, nel rispetto delle re-
gole, si concentri sul fare e dia
risposte immediate e chiare.
Servono regolamentazioni
regionali e locali che non im-
pongano alle nostre im-
prese condizioni di mi-
nor competitività con
i territori delle regioni
nostre concorrenti. Un
esempio lo abbiamo in
tema di limiti emissivi.
Le nostre vetrerie sono
soggette a delle soglie, a
parità di impian-
L’assemblea 2016 dell’Unione
Industriali sulla Fortezza
del Priamàr non ha tradito le
attese: grande partecipazione
e presenze importanti
sul palco e in platea
per un confronto sui temi
ed i problemi dell’economia
locale e nazionale
Dalla tavola rotonda in Assemblea l’appello a istituzioni ed enti locali
Pressing sulla Regione Liguria e sui
sindaci: sbagliata la tassa di soggiorno:
solo un balzello. E sull’accorpamento
del porto con Genova: deve dare dei
vantaggi reali e non ridursi ad una
semplice annessione fatta per risolvere
i problemi di altri
L’emergenza di Savona:
mettere in sicurezza
industria, porto e turismo