SAVONA IMPRESA
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oberasco Spa ha stret-
to una alleanza strate-
gica con il Gruppo Besana,
primaria azienda alimenta-
re specializzata nella lavora-
zione di frutta secca e fresca,
con sede operativa principa-
le a San Gennaro Vesuviano
(Napoli). L’obiettivo è di pro-
muovere sinergie negli ac-
quisti, nei processi produttivi
e nelle politiche commerciali
al fine di aumentare la reci-
proca presenza nei mercati
internazionali.
La storia, i modelli di busi-
ness, le visioni strategiche e
le affinità culturali delle due
aziende hanno favorito, si
legge in una nota congiunta
diffusa per annunciare l’av-
vio di una società costituita
in partnership, “un lavoro di
intensa ma rapida verifica
delle opportunità che potrà
generare l’alleanza”. Su sol-
lecitazione delle due famiglie
che controllano il capitale
delle due imprese, la famiglia
Calcagni e la famiglia Nobera-
sco, c’è stato nei mesi scorsi
un confronto a tutto campo
tra i rispettivi management,
che ha consentito di condivi-
dere e definire l’accordo tra
le due società.
Lo strumento con il quale si
è concretizzata l’alleanza è
la costituzione di una società
consortile, Italian Nut & Fru-
it Alliance, controllata parite-
ticamente da Besana e Nobe-
rasco. Obiettivo primario del
progetto è la realizzazione di
sinergie industriali favorite
anche dalla complementarie-
tà tra le produzioni delle due
imprese – Noberasco è foca-
lizzata più sui frutti morbidi e
Besana più sui secchi – favo-
rendone lo sviluppo su nuovi
mercati attraverso l’integra-
zione delle rispettive gamme
di prodotto.
Nulla cambierà invece nei
rapporti con gli attuali clien-
ti che continueranno ad esse-
re gestiti, inmodo totalmente
autonomo, dalle due imprese.
A sinistra uno scorcio del
nuovissimo stabilimento di
Noberasco Spa a Carcare
Noberasco con Besana
per rafforzarsi e crescere
Il manager di Funivie è il nuovo amministratore delegato dell’azienda di Bragno
Italcoke: Cervetti
raccoglie la sfida
I
ncassato il via libera dei cre-
ditori e omologato dal Tri-
bunale di Genova il concorda-
to preventivo, Italiana Coke ha
cambiato da inizio novembre
anche amministratore delega-
to. Nuovoaddell’aziendadi Cai-
roMontenotte èPaoloCervetti,
cheaggiunge il nuovo incaricoa
quello di amministratore dele-
gato di Funivie Spa, società che
come ItalianaCoke facapoa ICE
Holding Srl, di cui è maggiore
azionista Augusto Ascheri.
“La nomina – spiega una nota
del gruppo–è statadefinitadal-
la holding che fa capo alla fami-
glia Ascheri in ottemperanza
agli accordi raggiunti con il si-
stema bancario, per assicurare
speditezza e organicità al con-
cordato in continuità recente-
mente omologato, che richiede
un’attenzione particolare inte-
grata nel ‘sistema carbone’, in
un contesto che, pur essendo in
viadi risoluzione, rimane anco-
ra complicato”.
Paolo Cervetti (nella foto), ge-
novese, è laureato in Econo-
mia e ha conseguito un master
presso l’Insead di Fon-
tainebleu, Francia. Tra
le sue esperienze lavo-
rative Duferco, Accen-
ture e Veolia. Prima di
essere chiamato a gui-
dare Funivie Spa, Cer-
vetti è stato inoltre am-
ministratore delegato
dell’azienda di mobilità
e trasporti genovese AMT.
Nel giugno scorso è stato ap-
provato dalle banche un piano
di ristrutturazione finalizzato a
consentire lacontinuitàprodut-
tivadi un’azienda come Italiana
Coke che, pur attraversandoun
momento di una grave crisi fi-
nanziaria, continua a produrre
a ritmosostenutocon tutti i 230
dipendenti al lavoro. Italiana
Coke esporta inCina, inBrasile,
inArgentina, e negli ultimi anni
ha fatto investimenti per quasi
100milioni di euro, sia per rin-
novaregli impianti siaper risol-
vere problemi non semplici di
compatibilitàambientale. Dopo
aver chiuso a lungo i bilanci in
utile, nel 2015 è emersa la crisi
finanziaria e la società si è tro-
vata conunpassivodi 76milio-
ni di euro. Di qui la scelta della
strada del concordato preven-
tivo che ha evitato il fallimento
consentendo la prosecuzione
dell’attività, che è determinan-
te per la salvaguardia di altre
centinaia di posti di lavoro, sia
in Funivie Spa, che è il maggior
fornitore di Italiana Coke, sia
nell’indotto.
Il piano di ristrutturazione
prevede anche la cessione del-
la maggioranza della proprie-
tà, senza escludere che la fami-
glia Ascheri possa restare a far
parte dell’azionariato. Il pia-
no (che stima un fabbisogno
di 41,8 milioni per sostenere
il concordato) ha un orizzonte
di quattro anni.
Nasce partnership tra due grandi marchi del Made in Italy