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destinato a giovani
e adulti disoccupa-
ti il corso per opera-
tore polivalente di terminal
portuale che è stato messo
in cantiere dall’ente di for-
mazione Isforcoop d’intesa
con Apm Terminals, la socie-
tà che gestirà la nuova piat-
taforma contenitori di Vado
Ligure. Per accedere al corso
– che prevede il superamen-
to di un test d’ingresso – gli
interessati dovranno pre-
sentare, entro il 12 gennaio
2018, domanda di iscrizio-
ne presso Isforcoop, via Ba-
racca 1/r, Savona (palazzina
uffici del centro commercia-
le Il Gabbiano). Le iscrizioni
saranno sospese per chiusu-
ra dello sportello nel periodo
natalizio, dal 22 dicembre al
7 gennaio 2018. La doman-
da di iscrizione si può ritirare
orcoop, ma
ile dal sito
.
di “opera-
i terminal
portuale”: figura professiona-
le che si occupa di carico, sca-
rico, trasporto e stivaggio di
container emerce varia all’in-
terno del porto e nei magaz-
zini portuali. Questi operatori
si servono di mezzi come ad
esempio le nuovissime “gru a
cavaliere” (straddle carrier)
per la movimentazione oriz-
zontale dei container, da ban-
china a piazzale o viceversa.
Di questo tipo di addetti c’è e
soprattutto ci sarà un gran bi-
sogno all’interno della piatta-
forma di Vado Ligure gestita
da APMTerminals, ma attual-
mente mancano i lavoratori
qualificati. Per questomotivo
la Regione Liguria, per mezzo
dell’agenzia per la formazio-
ne Is.for.coop, ha attivato un
corso specifico nell’ambito
dei finanziamenti per la Blue
Economy (che fa riferimen-
to al Fondo Sociale europeo
2014-2020), volto a prepara-
re i futuri operatori.
Il corso, completamente gra-
tuito, è rivolto a 40 disoccupa-
ti, giovani e adulti, in possesso
di qualifica triennale, diploma
di scuola secondaria superio-
re o laurea, conseguita sia con
il vecchio che col nuovo ordi-
namento universitario. Al ter-
mine del corso, autunno2018,
della durata di 600 ore,di cui
180 di stage, APM Terminals
si è impegnata ad assumere
almeno il 50% di chi conse-
guirà la qualifica.
Ma questo è solo il primo pas-
so di un programma di cresci-
ta dell’organico dell’azienda
ben più ampio, e per questi
operatori le prospettive non
si limiteranno a questo ban-
do. In un territorio in soffe-
renza dal punto di vista oc-
cupazionale come quello del
savonese si tratta di un forte
segnale di impegno da parte
di una multinazionale come
APMTerminals, che sta inve-
stendo molto in un progetto
in grado di generare nuove
opportunità per tutta l’area.
carro in meno. Stiamo stu-
diando la questione in que-
ste settimane».
La piattaforma di Vado Li-
gure sarà anche il primo ter-
minale container in Italia a
gestire la nuova generazio-
ne di grandi portacontenitori
mettendo a loro disposizione
fondali elevati, gru adatte a
movimentare i loro carichi,
sia per portata che altezza,
fronti di accosto dimensio-
nati in base alla tolleranza di
peso, il tutto integrato da un
sistema di varchi automatiz-
zato e sicuro per il traspor-
to terrestre. Questi benefit,
assieme all’assenza di limi-
tazioni infrastrutturali e alla
presenza di sistemi informa-
tici in linea con le esigenze
della logistica, ci consenti-
ranno di realizzare un porto
e un sistema di inoltro inno-
vativo ed efficiente per ser-
vire al meglio le filiere distri-
butive del futuro.
Il terminal di Vado a regime
movimenterà 1,1 milioni di
teu l’anno, con 26 movimenti
per gru all’ora e a regime im-
piegherà oltre 500 persone.
La piattaforma Apm divente-
rà operativa a marzo 2019:
«Ora siamo al 53% del com-
pletamento delle opere ci-
vili - ha spiegato Cornetto -.
L’installazione delle gru, che
sono già pronte presso lo sta-
bilimento Zpmc di Shanghai,
dovrà realizzarsi un anno
prima, quindi gli inizi del
2018. Nel 2020 andrà a re-
gime la seconda fase. Poi c’è
l’automazione. – ha aggiun-
to l’amministratore delega-
to della società che è control-
lata da Apm Moeller Maersk
in partnership con i cinesi di
Cosco Shipping Ports e Qing-
dao Port International Deve-
lopment -. Vado sarà il primo
terminal italiano parzial-
mente automatizzato, nella
parte delle gru di piazzale,
e questo ci permetterà mag-
giore velocità della movi-
mentazione della merce. Ab-
biamo stimato in 35 minuti i
tempi di entrata e uscita dei
camion, 45 minuti nei picchi
di traffico».
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IMPRESA
igure.
evere le navi
esse in linea
Partono i corsi
per operatori
Apm Terminals