C
on un gioco di squadra
tra Comune, Universi-
tà di Genova e Ordine
degli Ingegneri, Savona è riu-
scita a candidarsi ad un ban-
do del Miur finalizzato alla
realizzazione di nuove resi-
denze universitarie. L’inizia-
tiva è rivolta a trasformare
una porzione della fortezza
Priamàr (quella che ospita-
va l’ostello della gioventù)
in casa dello studente e fore-
steria. E’ stata una corsa di 40
giorni, iniziata a fine marzo,
per riuscire ad allegare alla
domanda inoltrata al mini-
stero il progetto definitivo
dei lavori, indispensabile per
poter concorrere alla riparti-
zione delle risorse.
Un percorso non semplice sia
sotto il profilo amministrati-
vo sia per la parte tecnica. La
domanda di
partecipazio-
ne al bando è
stata presen-
tata attraver-
so Alfa, l’Agen-
zia Regionale
per il Lavoro
e la Forma-
zione. Il Cam-
pus di Savona
è oggi in gra-
do di ospita-
re 24 studenti
fuori sede, ma
solo le richie-
ste di alloggio
dei borsisti
sono oltre 60.
Sia l’Universi-
tà sia il Centro
di servizio per
il polo univer-
sitario di Savona (Cens) han-
no chiesto di ampliare questa
dotazione per soddisfare le
crescenti richieste di studen-
ti, professori e ricercatori in
visita (il Campus di Savona è
tra l’altro diventato un centro
di competenza internaziona-
le in ambito di Sostenibilità).
Il Comune, da parte sua, ol-
tre all’interesse di garantire
la presenza del Campus uni-
versitario a Savona, punta al
recupero e alla valorizzazione
del complesso monumentale
del Priamàr ed ha individua-
to nel Bastione di San Bernar-
do e dall’edificio sovrastante,
che nell’Ottocento era adibi-
to a reclusorio (e più recen-
temente ostello), la struttura
idonea a essere adibita a fo-
resteria per studenti, visiting
professor e docenti. Di qui il
convergere degli interessi e
l’avvio del-
la collabo-
razione. Se
arriveran-
no i finan-
z i ame n t i
del Miur,
Il Comu-
ne cederà
in uso gra-
tuito per
30 ann i
a d
A l f a
le strut-
t ur e su l
P r i amà r ,
m e n t r e
i l c o s t o
dell’inter-
vento sarà
affrontato per il 50% con i
fondi ministeriali, il 50% sarà
coperto dal valore dell’immo-
bile e per le spese di proget-
tazione è stato chiesto l’inter-
vento della Regione Liguria.
Ordine degli Ingegneri e Di-
partimento di Architettura e
Design dell’Università di Ge-
nova si sono affidati al Buil-
ding Information Modelling,
un approccio innovativo che
consiste nel mettere a siste-
ma tutte le informazioni che
interessano la progettazio-
ne. A partire da un progetto
di base elaborato dallo stu-
dio degli architetti Gabbaria
Mistrangelo di Savona, sono
stati messi intorno allo stesso
tavolo professionisti di tutte
le categorie necessarie a de-
finire un progetto di restau-
ro di elevata qualità e com-
pleto sotto i diversi punti di
vista: architettonico, struttu-
rale, impiantistico, energeti-
co, acustico di automazione e
domotico.
Il progetto risultante da que-
sto percorso è stato donato
al Comune e impiegato quale
base per la richiesta del finan-
ziamento atteso dal Ministe-
ro dell’Istruzione, Universi-
tà e Ricerca.
Le attività di
progettazio-
ne sono state
oggetto di un
workshop, ri-
unendo pres-
so l’aula di in-
formatica del
Campus di Sa-
vona un team
composto da
ingegneri di
diverse spe-
cializzazioni e
da alcuni stu-
denti univer-
sitari. Coor-
dinatori sono
stati Pasquale
Gabbaria Mi-
strangelo, re-
dattore del progetto di base,
e Alessandro Novara che ha
messo a disposizione il sof-
tware del Building Informa-
tion Modelling.
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Residenze universitarie
nel reclusorio sul Priamàr
Gioco di squadra tra Comune, Università e Ordine degli Ingegneri
Sopra, una
veduta
complessiva
della fortezza
genovese
sul Priamàr.
L’area
interessata
dall’iniziativa
è quella
orientale (in
alto nella
foto); a lato e
sotto, l’edificio
costruito a
fine Ottocento
sul Bastione
di San
Bernardo per
ampliare la
capienza del
reclusorio.