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S
i chiama “Yankee” ed
è un colossale cilindro
del peso di oltre 120
tonnellate che Demont ha fi-
nito di posizionare e instal-
lare il mese scorso, a conclu-
sione di delicate e complesse
operazioni, presso la cartiera
Delitissue del gruppo Sofidel
nella città polacca di Ciecha-
now. Il cilindro monoluci-
do di acciaio inox è uno dei
principali componenti della
nuova, altrettanto gigante-
sca, macchina per la produ-
zione di “tissue” (la carta per
uso igienico e domestico). Il
suo utilizzo consente un mi-
glioramento della qualità dei
prodotti ed una riduzione dei
consumi energetici.
Il gruppo impiantistico di Mil-
lesimo ha alle spalle oltre 30
anni di esperienza nel setto-
re cartario e vanta la fornitu-
ra di oltre 25 nuove macchi-
ne continue ed installazioni
complete di cartiere con for-
mula “turn key”, vale a dire
chiavi in mano. Il gruppo So-
fidel di Lucca, da parte sua,
è tra i leader mondiali nella
produzione di carta per uso
igienico e domestico, noto
in Italia in particolare per il
marchio Regina.
La macchina in corso di in-
stallazione è una New Tissue
Technology (NTT) 200 con
capacità produttiva di 70mila
tonnellate l’anno, prodotta da
Valmet, leader mondiale nella
fornitura di tecnologie per le
industrie della cellulosa, della
carta e dell’energia.
Recentemente Demont ha an-
che completato con successo
le operazioni di sollevamento
e posizionamento di un ana-
logo del cilindro yankee nella
sua sede definitiva all’inter-
no dell’edificio che ospiterà
una nuova macchina tissue
presso la cartiera Al Nakhe-
el PM5 di Abu Dhabi. Il com-
mittente, Nuqul Group, aveva
assegnato nel novembre scor-
so a Demont il contratto per
il montaggio completo della
nuova linea di produzione
ed i relativi sistemi collega-
ti per la nuova cartiera PM 5.
Prosegue in questo modo la
collaborazione tra Demont e
il Gruppo Nuqul, che in pas-
sato aveva già affidato a De-
mont la costruzione di altre
due cartiere.
SAVONA IMPRESA
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Tecnologia Demont
a servizio delle cartiere
Nel 2016 distribuite 550 mila tonnellate di frutta. Possibili nuove acquisizioni
I
ricavi netti di Orsero Spa
dell’esercizio 2016 han-
no raggiunto i 685 mi-
lioni di euro, con una cresci-
ta del 10,9% rispetto ai dati,
sostanzialmente confronta-
bili, registrati da Gf Group
nel 2015. Va ricordato che,
GF Group, società savonese
leader nell’Europa mediter-
ranea per l’importazione e
la distribuzione di prodotti
ortofrutticoli freschi, è sta-
to prima incorporato da Gle-
nalta Food e poi è diventato
Orsero Spa. La crescita dei
ricavi è riferibile in partico-
lare alla distribuzione, an-
che grazie alle buone perfor-
mance delle società operanti
in Italia, Francia, Portogallo
e Messico. L’Ebitda si è atte-
stato a 35,2 milioni di euro,
pari al 5,2% dei ricavi netti,
con una crescita del 25,3%
rispetto al 2015. L’utile net-
to risulta pari 18 milioni di
euro, in crescita del 36,2% ri-
spetto al 2015, mentre il pa-
trimonio netto totale, grazie
al contributo dell’utile netto
e dell’apporto delle risorse
finanziarie di Glenalta Food
Spa, è più che raddoppiato
passando da 46,8 milioni di
euro a 116,5 milioni di euro.
La posizione finanziaria netta
si è ridotta da 146,9 milioni
di euro a 49,1 milioni di euro.
Il prossimo passo in Borsa
per Orsero potrebbe essere
il passaggio dalla «Serie B»
dell’Aim, che è un mercato
non regolamentato, al listino
ufficiale dell’MTA. “Se Borsa
Italiana riterrà sufficienti il
bilancio 2016 e la semestra-
le del 2017, contiamo di pas-
sare all’indice principale nei
primi mesi del 2018” hanno
annunciato i vertici societa-
ri. Risultati e prospettive a
breve termine sono stati il-
lustrati da Paolo Prudenziati,
presidente e amministratore
delegato di Orsero SpA, Raf-
faella Orsero, vicepresidente
e ad, Matteo Colombini, ad e
direttore finanziario.
Il 2016 è servito a riorganiz-
zare il gruppo Orsero e in
particolare i tre settori di at-
tività: la produzione agricola
in America, con le necessarie
cessioni e il mantenimento
della produzione di banane
in Costarica e di avocado in
Messico (4.500 ettari di pro-
prietà, di cui 2.500 in pro-
duzione); lo shipping e l’im-
portazione; la distribuzione,
attività decisamente princi-
pale grazie alle 27 piattafor-
me presenti nell’Europa me-
diterranea, e alla capillarità
dei servizi di distribuzione,
soprattutto in Italia.
I 685 milioni di euro di rica-
vi e le 550 mila tonnellate di
prodotti agricoli movimen-
tati certificano una dimen-
sione da leader in Italia nel
settore dell’ortofrutta e una
ritrovata capacità di confron-
tarsi ad ogni livello. “Abbia-
mo due anime – ha spiegato
Prudenziati -, quella del pro-
duttore-esportatore in Ame-
rica Centrale con servizio di
shipping (4 navi di proprie-
tà che attraversano settima-
nalmente l’Atlantico) e quel-
la del distributore in Europa.
Per il primo ambito i nostri
concorrenti sono colossi del
calibro di Del Monte, Chiqui-
ta, Dole, Fyffes (che tra l’altro
chiedono periodicamente di
utilizzare anche le navi di Or-
sero). Per il secondo ambito i
concorrenti sono distributori
regionali o locali, oltre a Uni-
veg e Total Produce che però
hanno i loro punti di forza fuo-
ri dall’Europa mediterranea”.
Orsero si consolida
ricavi a 685 milioni
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