Savona&Impresa - page 5

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L
a fotografia dell’edilizia
savonese 2014, vista
attraverso le relazioni
svolte e il dibattito che ne è
seguito in sede di assemblea
annuale degli imprenditori
edili dell’Unione Industriali di
Savona (Ance Savona), è cru-
da quanto realistica: un setto-
re in recessione, alle prese con
la fase più acuta della peggiore
crisi economica del dopoguer-
ra, che chiede a gran voce in-
terventi da parte del Governo
e delle istituzioni locali.
“Abbiamo la sensazione di es-
sere prossimi al punto di non
ritorno, ma anche la certezza
che il settore abbia ancora le
energie per reagire, se le Istitu-
zioni mettono in atto le azioni
annunciate da tempo a soste-
gno dell’attività edilizia” affer-
ma Gianfranco Gaiotti, presi-
dente di ANCE Savona (nella
foto al centro).
Le imprese iscritte alla Cassa
Edile, che comprendono tut-
te quelle con dipendenti, sono
scese da 628 (2012) a 561
(2013, con una flessione di
67 imprese (-10,7%). Nell’an-
no precedente la crisi (2007)
erano 998 e se il trend prose-
guirà anche nel 2014 ci si po-
trà trovare a fine anno con un
numero dimezzato nell’arco di
sette anni. Ma anche il nume-
ro delle imprese senza dipen-
denti, dopo aver raggiunto il
massimo nel 2011 (6.174 uni-
tà) grazie al fatto che molti tra
coloro che avevano perso il po-
sto come dipendenti si erano
messi in proprio, è calato nel
2013 a 5.862.
Osserva il presidente: “in soli
sei anni, si è passati dai 3.930
occupati del 2007 ai 2.085 del
2013, perdendo nel solo 2013
altri 387 lavoratori: un patri-
monio professionale difficile
da ricostituire. Analogamente,
l’indicatore congiunturale più
rappresentativo, quello che nel
modo più immediato esprime
la ‘produzione’, mostra come
le ore lavorate siano passate
da quasi sei milioni nel 2007
a poco più di tre nel 2013, con
un calo, solo nell’ultimo anno,
del 12,2%”.
Ma il dato più preoccupante
riguarda la massa salari, cioè
la ricchezza distribuita alle fa-
miglie dei lavoratori savonesi,
quella che regola i consumi e
conseguentemente determina
la crisi. L’importo delle retri-
buzioni perse in un anno am-
monta ad oltre 7,6 milioni di
euro (-17,5%), passando dai
43,6milioni del 2012 ai 36mi-
lioni del 2013. Con un vero e
proprio allarme che è scattato
alla luce delle anticipazioni re-
lative al primo mese del 2014,
per il quale l’ultima rilevazio-
ne della Cassa Edile mostra un
quadro della situazione dete-
riorato: 546 imprese (-79 ri-
spetto al gennaio 2013), 1.998
operai (-428 unità su gennaio
2013) e un imponibile com-
plessivo di 2 milioni e 61 mila
euro, ben 1 milione 121 mila
euro inmeno rispetto a genna-
io dello scorso anno. La massa
salari, cioè, ha perso in un solo
mese oltre un terzodel proprio
valore (-35,2%).
Da molto più lontano arriva
invece l’onda lunga della ridu-
zione del mercato delle opere
pubbliche, che segna un ine-
sorabile declino da oltre die-
ci anni, aumentando il pesante
deficit infrastrutturale del
Paese e della provincia
di Savona in particola-
re. I bandi sono passa-
ti dai 131 dal 2006 agli
80 del 2008 ed ai 43
del 2011, per scende-
re a 18 nel 2013.
”L’insieme di questi
numeri –
osserva il presidente Gaiotti
– sembra indicare che in soli
sei anni il bicchiere è diventa-
to mezzo vuoto. Io dico invece
che è ancora mezzo pieno: chi
di noi è riuscito a sopravvivere
alla crisi ha la consapevolezza
che il fondo, se non è stato an-
cora toccato, è ormai così vici-
no che la ripresa non può esse-
re lontana”.
“Quello che occorre al nostro
settore, al sistema sociale e
all’intera economia – conclu-
de - è l’adozione di misure che
davvero rendano facile, velo-
ce e conveniente la riqualifica-
zione edilizia e la rigenerazio-
ne urbana, uscendo dai soliti
slogan per entrare nella real-
tà quotidiana. In questo con-
testo assume un rilievo fon-
damentale la semplificazione.
La semplicità dell’istruttoria,
i tempi di autorizzazio-
ne, e la certezza del
diritto fondata
sulla chiarezza
delle norme,
sono fattori di
sviluppo. Spe-
riamo che le
aspettative tro-
vino risposta”.
Il cantiere dell’Aurelia bis ad Albissola. In alto il complesso residenziale ex Balbontin
L’edilizia savonese
ha toccato il fondo
Il presidente Gianfranco Gaiotti: “Chi è sopravissuto ora può credere nella ripresa”
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