C
inquantadue anni, im-
prenditore tipografo e
amministratore dele-
gato di Arti Grafiche Boccia è
alla guida di Confindustria dal-
lo scorsomaggioeha sceltoSa-
vona come prima uscita pub-
blica ligure. ASavona&Impresa
ha anticipato i temi del suo in-
tervento ribaditi davanti alla
platea degli imprenditori pre-
senti per l’annuale assemblea
pubblica di fine settembre.
Il traguardo dei cento giorni
alla guida di Confindustria è
stato superato. Un’avventura
come aveva immaginato?
“Per l’entusiasmo senz’altro
sì. E anche per l’impegno e la
responsabilità. In questi primi
mesi abbiamo girato in lungo
e in largo il Paese, visitando
aziende, territori, incontrando
imprenditori e lavoratori. Ab-
biamopartecipatoa tantissime
assemblee e incontri presso le
nostre associazioni territoria-
li e di categoria e molti altri
appuntamenti sono già in ca-
lendario. Si tratta di occasio-
ni di confronto e condivisio-
ne importanti che rafforzano
il nostro essere e fare siste-
ma anche sul territorio. Rap-
presentiamo gli imprenditori
italiani che sono, lo ribadisco
sempre, i migliori al mondo.
Protagonisti ogni giorno di in-
novazioni nei prodotti, nei pro-
cessi, nelle relazioni. Grazie al
lavoro che si compie nelle no-
stre aziende, l’Italia rimane tra
le grandi economie del mon-
do. Qualcuno si chiede dove
saremmo se riuscissimo a ri-
muovere quel deficit di com-
petitività che purtroppo anco-
ra scontiamo. Penso a un costo
dell’energia superioredel 30%
rispetto ai nostri competitori,
un global tax rate più alto del
20%, un divario di costo del
lavoro rispetto alla sola Ger-
mania che aumenta ogni anno.
Noi ce lo chiediamo tutti i gior-
ni, con un sentimento misto di
orgoglio e collera. Orgoglio,
perché abbiamo la consapevo-
lezzadi essere il secondopaese
manifatturiero in Europa. Col-
lera perché siamo secondi, pur
sapendodi avere tutti i numeri
per essere primi”.
Tra i fronti caldi dell’inver-
no c’è certamente la legge di
Stabilità. Quali sono le vostre
aspettative?
“Partiamo da un dato di fatto,
le risorse sono poche come la
crescita. Per questo riteniamo
che si dovrebbero mettere in
campo non politiche della do-
manda, ma politiche dell’offer-
ta e inpiù selettive. Serve stabi-
lire quali sono le vere urgenze
da affrontare e agire nell’inte-
resse generale del Paese, pro-
cedendo per priorità. A inizio
settembre l’Istat ha confermato
una crescita zero nel secondo
trimestre, anche il Centro Studi
Confindustria ha rivisto le sue
previsioni sul Pil. I dati sottoli-
neano ancora una volta la ne-
cessità vitale di rimettere in
moto il Paese e se vogliamo so-
stenere la domanda e far ripar-
tire gli investimenti allora l’uni-
ca via è quella di puntare sulle
imprese. Nessuno può più per-
mettersi richieste a tutto cam-
po, dunque, abbiamo respon-
sabilmente sceltounapproccio
diverso. Questa deve essere la
stagione della consapevolezza
e della corresponsabilità. Non
abbiamo alternative”.
Apropositodi corresponsabi-
lità, il primo settembre ave-
te firmato con tutti i sindaca-
ti un documento comune su
ammortizzatori e crisi.
“Un segnale che si muove in
quella logica di dialogo su
obiettivi comuni fin dal primo
incontro nostro riferimento
come metodo di lavoro. Ades-
so si aprono altri fronti delicati
sui quali dobbiamo prosegui-
re il confronto. Ma quelle con-
tenute nel documento firmato
a settembre, e consegnate al
Governo, sono proposte con-
crete per dare una risposta re-
sponsabilechesuperi le logiche
emergenziali e offra una visio-
ne organica della questione in-
dustriale italianaper affrontare
almeglio la situazionecongiun-
turale che stiamovivendoe go-
vernare con più efficacia i pro-
cessi di transizione industriale.
Il documento propone un mo-
dello innovativo di gestione
delle crisi edelle ristrutturazio-
ni aziendali chemette al centro
la ricollocazione dei lavorato-
ri, assegnando alle parti socia-
li, attraverso la contrattazione,
un ruolo attivo e di grande re-
sponsabilità”.
Savona mette al centro della
sua Assemblea il lavoro.
“Capaci di conquistarci il fu-
turo” è il titolodellagiornata.
Sarà possibile?
“Il nostro è un Paese che ha
sempre avuto la straordinaria
capacità di navigare anche con
il mare grosso. Abbiamo im-
prese che in questi anni di crisi
hannodimostratodi saper rea-
gire, ripensarsi, innovare, guar-
dare oltre le criticità, cogliere
nuove opportunità. Il coraggio
non ci manca e sicuramente
possiamo fare leva su compe-
tenze e capacità. George Ber-
nard Shaw diceva che le per-
sone immaginano quello che
vogliono, poi vogliono quello
che immaginano, alla fine crea-
no quello che vogliono. Noi im-
maginiamoevogliamoun’Italia
migliore, quel paese che si me-
ritano i nostri cittadini e le no-
stre imprese. Noi abbiamo tut-
te le intenzioni di contribuire a
creare questo Paese”.
3
A Savona la prima uscita pubblica in Liguria del presidente Vincenzo Boccia
Boccia: puntare sulle imprese
per rilanciare gli investimenti