SAVONA IMPRESA
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I
nvestire in ricerca con-
viene. E’ disponibile il kit
dell’Agenzia delle Entrate
con istruzioni, chiarimenti e
linee guida su come applica-
re il “nuovo” credito d’imposta
per ricerca e sviluppo alla luce
dellemodifiche introdotte dal-
la legge di Stabilità 2015. Tra
le novità, spazio alla cumula-
bilità del credito d’imposta
con altri bonus, tra cui quel-
lo relativo agli investimen-
ti in beni strumentali nuovi,
previsto dall’articolo 18 del
dl 91/2014. Oltre alla cumu-
labilità ad ampio raggio, pie-
na sinergia e complementarie-
tà anche con il “Patent box”: i
costi ammissibili al credito di
imposta rilevano per l’intero
ammontare anche ai fini del-
la determinazione del reddi-
to agevolabile da Patent box.
La nuova versione del credi-
to d’imposta si caratterizza
per una più rapida possibi-
lità di fruizione da parte dei
beneficiari e per una maggio-
re semplificazione delle pro-
cedure. Infatti, il bonus è ora
concesso in maniera automa-
tica, a seguito dell’effettua-
zione delle spese agevolate.
Una immediatezza che quindi
esclude, al contrario del pas-
sato, il passaggio intermedio
costituito dalla presentazione
di un’apposita istanza per via
telematica.
Il credito è concesso fino
all’importo massimo di 5 mi-
lioni di euro a favore di cia-
scun beneficiario, a condizio-
ne che l’impresa effettui una
spesa complessiva per attività
di ricerca e sviluppo almeno
pari a 30 mila euro. La misu-
ra, cioè l’aliquota da applicare
per il calcolo del bonus, varia
a seconda della “tipologia” di
spesa sostenuta. In particola-
re, beneficiano dell’aliquota
del 50% le spese sostenute in
eccedenza rispetto alla media
dei medesimi investimenti re-
alizzati nei 3periodi d’imposta
precedenti a quello di prima
applicazione dell’agevolazio-
ne, e comprensive dei costi re-
lativi al personale altamente
qualificato e alla ricerca extra-
muros.
Invece quelle rappresentate
dalle quote di ammortamen-
to delle spese di acquisizione
o utilizzazione di strumenti e
attrezzature di laboratorio e
dai costi relativi a competen-
ze tecniche e privative indu-
striali, beneficiano dell’aliquo-
ta del 25%.
Platea dei beneficiari: spazio
anche agli enti non commer-
ciali, alle reti d’imprese e ai
consorzi – Il credito d’impo-
sta è destinato alle imprese
che, indipendentemente dalla
loro natura giuridica, dal set-
tore in cui operano, dal regime
contabile adottato e dalle di-
mensioni aziendali, investono
in attività di ricerca e svilup-
po. Inoltre, spiega la circolare,
anche gli enti non commerciali
possonobeneficiaredel bonus,
in caso esercitino un’attività
commerciale. Ad essi vanno
poi aggiunti i consorzi e le reti
di imprese, a patto che effettu-
ino attività di ricerca e svilup-
po. Per finire, l’incentivo può
interessare anche le imprese
neo-costituite, la cui attività è
stata intrapresa a partire dal
2015.
È però fondamentale prepara-
re con attenzione tutta la do-
cumentazione probatoria da
mettere a disposizione dell’A-
genzia delle Entrate in caso di
controllo. Serve quindi un’ap-
posita documentazione conta-
bile con l’indicazionedell’effet-
tività dei costi sostenuti e con
l’attestazione di regolarità for-
male. Ladocumentazionedeve
essere certificata dal soggetto
incaricato della revisione le-
gale o dal collegio sindacale,
oppure da un professionista
iscritto nel registro dei revi-
sori legali.
Crescere in ricerca
con il bonus fiscale
Cumulabile il credito di imposta dell’Agenzia delle Entrate