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i siamo. Aveva dichia-
rato ad aprile Mattia
Noberasco, direttore
generale di Noberasco, che ai
microfoni del portale Svolta.
net aveva annunciato il com-
pletamento delle operazioni
di trasferimento dell’azienda
nella nuova sede di Carcare,
in Val Bormida. La ditta ali-
mentare leader nel settore
della frutta secca e disidra-
tata si è trasferita dal sito di
Vado Ligure al nuovo stabi-
limento, più funzionale, di
Carcare, con un timing per-
fetto rispetto alle previsio-
ni. “Il trasferimento è stato
completato nei tempi che
ci eravamo dati nell’ultimo
planning”, spiega Mattia No-
berasco. “Abbiamo comple-
tato tutte le attività entro la
fine di maggio, e da inizio
giugno siamo operativi con
tutti i reparti, dopo aver pro-
ceduto a dismettere l’unità
produttiva di Vado Ligure”.
Uno stabilimento all’avan-
guardia, sotto gli aspetti di
tecnologia e sicurezza: 24
mila e 500 metri quadra-
ti di superficie coperta, cir-
ca sei mila celle frigorifere
totalmente automatizzate,
tre linee di pastorizzazione
e dieci di confezionamento,
capaci di confezionare, una
volta a pieno regime, fino a
30 mila tonnellate l’anno di
prodotti. “Tutto è informatiz-
zato, con sistemi di controllo
e di tracciabilità, dall’arrivo
della materia prima fino alla
spedizione del prodotto fini-
to: abbiamo una tracciatura
completa di tutti i passaggi
all’interno dello stabilimen-
to, all’insegna degli standard
più evoluti esistenti al mon-
do”, notaMattia Noberasco. I
primi tempi, una volta inse-
diatisi nella nuova sede della
Val Bormida, sono stati an-
che i più impegnativi.
“La fase di avviamento è an-
cora in essere: uno stabili-
mento così grande non è fa-
cile da mettere a regime in
tempi brevi. È tutto nuovo,
ci sono alcuni procedimenti
e tante complessità di auto-
mazione diverse rispetto al
passato, si tratta di fare un
po’ di esperienza e prendere
confidenza con il nuovo sito”,
aggiunge. Le prime settima-
ne di giugno, oltre a rappre-
sentare l’avvio della nuova
avventura in quel di Carca-
re, hanno visto lo stabilimen-
to alle prese con le verifiche
necessarie per l’ottenimento
dei certificati BRC e IFS, due
fondamentali standard, a li-
vello internazionale, per la
certificazione di qua-
lità nella fi-
liera di fornitura di prodot-
ti alla Grande Distribuzione
Organizzata: il primo, BRC
(British Retail Consortium),
è il consorzio della GDO bri-
tannica, e si basa su standard
di qualità che interessano
l’HACCP, l’ambiente di lavo-
ro e i controlli sul prodotto e
processo; il secondo, IFS (In-
ternational Food Standard)
è invece uno standard inter-
nazionale condiviso dalle fi-
liere della GDO agroalimen-
tare francese e tedesca, che
richiede il rispetto di alcune
norme igieniche e di buone
prassi nei processi, valide a
garantire un buon livello di
sicurezza e di qualità.
“Siamo riusciti a confermare
gli standard più elevati per
entrambi i campi”, annuncia
Mattia Noberasco. “Ottene-
re questo traguardo in così
poco tempo, in uno stabili-
mento completamente nuo-
vo, non è facile. È stata un’im-
presa, ed è motivo per noi di
grande orgoglio emolta sod-
disfazione”. Superata la fase
critica delle severe verifiche
internazionali – senza le qua-
li l’azienda non avrebbe po-
tuto confezionare per clienti
esteri – lo sguardo è puntato
verso il futuro, con un fine,
sopra ogni altro: puntare alla
massima efficienza. Ovvero,
raddoppiare la produzione
attuale, che nel 2015 si ag-
gira attorno alle 12-13 mila
tonnellate di prodotti.
“Il sito ha potenzialità per
raggiungere questo impor-
tante obiettivo che però re-
sta un traguardo che preve-
diamo nel medio periodo.
Non siamo più nella fase di
avviamento e abbiamo mes-
so alle spalle le criticità ini-
ziali. Non siamo ancora a re-
gime, ma ci troviamo in una
condizione soddisfacente.
Stiamo producendo con buo-
ni rendimenti, è un proces-
so di miglioramento conti-
nuo”. Puntare sempre più in
alto: per un’azienda leader
del settore, che negli ultimi
tre anni, nel passaggio nella
nuova sede, ha aumentato di
quasi il 50% la forza lavo-
ro a disposizione arrivando
fino a 120 addetti, una sfida
possibile. Già a partire dal-
la fine del 2015, spiega No-
berasco: “Gli ultimi quattro
mesi sono per noi assolu-
tamente fondamentali, dal
punto di vista della produ-
zione. Dovremo dare il mas-
simo e su questo aspetto
sono molto fiducioso”.
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In basso, il nuovo
stabilimento di Noberasco
Spa, a Carcare, tra la
strada provinciale per
Pallare e la variante del
Mulino. In alto, Mattia
Noberasco, direttore
generale dell’azienda
Noberasco raddoppia la capacità produttiva nel nuovo sito
La fabbrica della frutta
si è trasferita a Carcare