Le fasi del procedimento

La procedura di prevenzione incendi è articolata in tre fasi ben distinte:

  1. parere di conformità del progetto;
  2. visita sopralluogo per il rilascio del c.p.i.;
  3. rinnovo del c.p.i.

Ciascuna fase viene avviata presso il Comando provinciale VV.F. tramite un’apposita istanza da presentare esclusivamente a firma del titolare dell’attività (ovvero legale rappresentante, socio, amministratore, etc.) con esclusione di altre figure quali il professionista che cura la pratica, l’impresa costruttrice, etc.

Per la presentazione delle varie istanze il Comando provinciale VV.F. ha predisposto appositi modelli che dovranno essere debitamente compilati e completi in ogni loro parte.

 

1ª fase - Parere di conformità del progetto

E’ la fase preliminare nel caso di nuovi impianti ovvero trasformazione, ristrutturazione ed ampliamento di impianti esistenti. Il titolare in tal caso ha l’obbligo di richiedere il parere preventivo di conformità secondo l’apposita istanza da presentare in duplice copia (di cui una in bollo) allegando:

  1. la documentazione tecnica di progetto, redatta in duplice copia in originale, da un professionista abilitato ed iscritto al proprio albo professionale;
  2. l’attestato del versamento effettuato a mezzo di bollettino postale a favore della Tesoreria provinciale dello Stato, ai sensi della legge 966/65, il cui importo viene valutato in base al tipo e numero di attività presenti. L’ammontare di detto importo potrà essere richiesto all’Ufficio Prevenzione per vie brevi.

E’ preferibile che l’istanza in argomento, completa di tutti gli allegati, venga consegnata a mano all’Ufficio Prevenzione il quale restituirà la copia dell’istanza all’interessato con il numero di protocollo e data di presentazione.

ELABORATI TECNICI

Per la stesura occorre far riferimento ai termini e definizioni di prevenzione incendi elencati nel D.M. 30.11.83.

Nel caso in cui la richiesta di esame riguarda una modifica, ampliamento o ristrutturazione di un’attività esistente (già autorizzata) gli elaborati relativi alla scheda informativa ed alla planimetria generale devono riguardare l’intero complesso, mentre gli altri elaborati possono essere limitati alla parte oggetto degli interventi.

 

  1. Documentazione tecnica da allegare nel caso di attività non regolate da specifiche regole tecniche di prevenzione incendi:

A.1 - scheda informativa generale

a) informazioni generali sull’attività principale e sulle eventuali attività secondarie (D.M. 16.02.82);

b) indicazioni sul tipo di intervento: nuovo insediamento ovvero modifica, ampliamento o ristrutturazione di attività esistente

A.2 - relazione tecnica

 

a) Individuazione dei pericoli di incendio sulla base dei seguenti elementi:

 

 

b) Descrizione delle condizioni ambientali nelle quali i pericoli sono inseriti al fine di valutare il rischio, quali:

 

 

c) Valutazione qualitativa del livello rischio indicando gli obiettivi di sicurezza e le azioni atte a perseguirli.

 

d) Compensazione del rischio di incendio (strategia antincendio) descrivendo i provvedimenti da adottare nei confronti dei pericoli in termini di misure di prevenzione e protezione, con particolare riferimento al comportamento al fuoco delle strutture (R.E.I.), della tipologia di materiali impiegati sotto il profilo della reazione al fuoco e dei presidi antincendio (fissi e mobili).

 

e) Gestione dell’emergenza con l’obiettivo della mitigazione del rischio residuo attraverso l’organizzazione e gestione aziendale (squadre di sicurezza, istruzione del personale, ecc.)

 

A.3 - Elaborati grafici (in formato UNI)

a) planimetria generale in scala (da 1:2000 a 1:200) dalla quale risulti

b) piante, sezioni e prospetti, in scala (1:50, 1:100 o 1:200) degli edifici, degli impianti, dei depositi, ecc., dai quali possano evincersi le vie di esodo, le distanze di sicurezza, l’ubicazione dei presidi antincendio, la destinazione d’uso dei locali, l’illuminazione di sicurezza, ecc..

 

  1. Documentazione tecnica da allegare nel caso di attività regolate da specifiche regole tecniche di prevenzione incendi:

 

B.1 - scheda informativa generale

Indica i medesimi elementi richiesti al punto A.1.

 

B.2 - relazione tecnica

Può limitarsi a dimostrare l’osservanza puntuale delle specifiche disposizioni tecniche di prevenzione incendi

 

B.3 - Elaborati grafici (in formato UNI)

Indica i medesimi elementi richiesti al punto A.3.

 

Esame del progetto in deroga

 

Per l’avvio della procedura di deroga, ai sensi dell’art.21 del D.P.R. 577/82, occorre riferirsi all’apposito modello e la documentazione tecnica dovrà essere allegata in n.5 copie.

2ª fase - Richiesta di visita sopralluogo per il rilascio del c.p.i.

Il titolare, ultimati i lavori, ha l’obbligo di richiedere la visita sopralluogo secondo l’apposita istanza da presentare in duplice copia (di cui una in bollo) allegando:

  1. copia del parere rilasciato sul progetto;
  2. dichiarazioni e certificazioni, a firma delle ditte installatrici e/o da professionisti abilitati (iscritti nell’apposito albo del Ministero dell’Interno) atte a comprovare che le strutture, gli impianti, le attrezzature e le opere di finitura sono stati realizzati, installati o posti in opera in conformità alla vigente normativa di sicurezza antincendio;
  3. attestato del versamento effettuato a mezzo di bollettino postale a favore della Tesoreria provinciale dello Stato, ai sensi della legge 966/65, il cui importo viene valutato in base al tipo, numero di attività presenti e distanza del luogo dal Comando VV.F. L’ammontare di detto importo potrà essere richiesto all’Ufficio prevenzione per vie brevi.

E’ preferibile che l’istanza in argomento, completa di tutti gli allegati, venga consegnata a mano all’Ufficio Prevenzione il quale restituirà la copia dell’istanza all’interessato con il numero di protocollo e data di presentazione.

Il Titolare dell’attività, ai sensi dell’art.3, comma 5 del D.P.R. n.37/98, può iniziare l’attività prima che avvenga il sopralluogo in argomento, presentando al Comando VV.F. una "Dichiarazione di inizio attività" redatta secondo l’apposito modello come atto notorio o dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà.

 

 

ELENCO DELLA DOCUMENTAZIONE DA ALLEGARE ALLA RICHIESTA DI VISITA SOPRALLUOGO PER IL RILASCIO DEL C.P.I.

 

 

 

3ª fase - Richiesta di rinnovo del c.p.i.

Il titolare, in tempo utile e comunque prima della scadenza del c.p.i., ha l’obbligo di richiederne il rinnovo tramite apposita istanza in duplice copia (di cui una in bollo) allegando:

  1. copia del c.p.i. in scadenza;
  2. dichiarazione a firma del titolare responsabile da cui si evinca che nulla è mutato rispetto alle condizioni già autorizzate;
  3. perizia giurata redatta da un professionista abilitato ed iscritto nell’apposito albo del Ministero dell’Interno, attestante l’efficienza dei dispositivi, degli impianti e dei sistemi finalizzati alla protezione attiva, con esclusione dei mezzi mobili di estinzione;
  4. attestato del versamento effettuato a mezzo di bollettino postale a favore della Tesoreria provinciale dello Stato, ai sensi della legge 966/65, il cui importo potrà essere richiesto all’Ufficio Prevenzione per vie brevi.